“La nostalgia di Vittoria in attesa del futuro”
a cura di Olga Scotto di Vettimo per Il Giornale dell’Arte
“[...]Recuperando l’antica tecnica del ricamo, la giovane artista e grafica napoletana immerge il lavoro in un tempo lento e dilatato per «ridare senso alle cose, che il linguaggio del web tende a sgretolare» chiarisce.[...]
“Tutto questo l’ho fatto solo per te”
a cura di Ambra Benvenuto per exibart.com
[...]I riferimenti letterari che accompagnano la presentazione di “Tutto questo l’ho fatto solo per te” si sprecano: da Barthes a Grossman, passando per Lacan e, scorgendo tra le righe, McLuhan. Senza negare le assonanze e i richiami che certamente sussistono, il percorso formato dai lenzuoli-tele è diretto e si apre anche a chi intende interfacciarsi alle opere senza un background culturale letterario, nonostante nelle opere siano centrali le parole, che si richiamano a prosa, poesia, preghiera e silenzio.[...]
http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=55728&IDCategoria=71
“Tutto questo l’ho fatto solo per te”, ossia il ritorno di Vittoria Piscitelli
a cura di Roberto Calise per qdnapoli.it
[...] Non mancano i collage, gli innesti di concetti nuovi su immagini preesistenti, ormai veri e propri “marchi di fabbrica” della Piscitelli. E’ l’argomento, però, ad essere cambiato: dopo la demolizione del mito dell’immagine e quello della famiglia, Vittoria si dedica quasi esclusivamente al sentimento che, almeno in teoria, dovrebbe muovere il mondo. Ciò avviene rivelando la fragilità dei nostri tempi, e della sua generazione, che, come un filo (di tessuto) rosso, erano già chiare nelle precedenti mostre. [...]
“Tutto questo l’ho fatto solo per te”
dal blog di Luigi Reccia, fotografo
Vittoria Piscitelli è un’artista napoletana e cara amica, qualche giorno fa ha inaugurato la sua terza personale dal titolo “Tutto questo l’ho fatto solo per te”, progetto in cui la sua attenzione è rivolta alla parola scritta, dove la pittura lascia spazio ad una antica arte, quella del ricamo.[...]
https://www.luigireccia.com/tutto-questo-lho-fatto-solo-per-te-vittoria-piscitelli/
“Tutto questo l’ho fatto solo per te”
a cura di Gianpasquale Greco per l’espressonapoletano.it
“[...]Qui, la ‘ricerca’ è la chiara ma difficile ammissione di necessità della propria sfera emotiva. Non è passatismo, né sentimentalismo. È lo sguardo di un’artista dell’epoca digitale, ma non sua nativa, che ha conosciuto generazionalmente l’abitudine alla penna, alla carta, e alla dimensione ‘lenta’ di una comunicazione che aveva corpo fisico. E, se la concezione della mostra è lo spendersi d’amore, la sua dimensione tecnica è proprio portare a vista lo spessore e la densità della composizione di ogni parola. Ed il ricamo, tradizionalmente arte della pazienza e del tempo, ne è l’esternazione più calzante[...]
http://www.espressonapoletano.it/tutto-questo-lho-fatto-solo-per-te/#.WwRFf1OFPUI
AND project: giovani artisti al quadrato
a cura di Danilo Russo per eroicafenice.com
[...] Come sono stati scelti i tuoi lavori per &nd? (AND project)
I miei lavori per questa prima collettiva sono stati scelti in quanto concepiti in un’ idea d’ intimità domestica. Le indagini iconografiche dei miei lavori o il formato, sono sempre stati una ricerca sui rapporti affettivi nella famiglia. [...]
http://www.eroicafenice.com/napoli/nd-project-giovani-artisti-al-quadrato/
Attimi di memoria: l’opera dell’artista Vittoria Piscitelli
a cura di Maria Bocina per casatanguy.com
“[...]Dunque quando creo tento di rimanere incastrata in me stessa sporgendomi nelle storie degli altri[...]“
http://www.casatanguy.com/2015/08/attimi-di-memoria-nellopera-dellartista.html
Piscitelli fa rivivere i ricordi degli altri
a cura di Daniela Ricci per Il Mattino del 29 aprile 2015
“[...]Curata da Federica De Rosa e Corrado Morra, la personale si presenta come una narrazione in cui l’artista trasforma il proprio percorso in un album di ricordi, desideri, aspirazioni e racconti che possano prestarsi ad una grande storia universale che qualunque famiglia può prendere a prestito.[...]“
Intervista per Uploadyourtalent.com
a cura di Teresa Del Prete per uploadyourtalent.com
“[...]Oggi lavoro con il collage, domani potrei voler lavorare con la macchina da cucire, un domani vorrei poter aprire una pizzeria. Provo, come tutti immagino, un grande imbarazzo nel dovermi qualificare in un ruolo specifico.[...]“
Leggi l’intervista completa su:
http://www.uploadyourtalent.com/?action=viewArticle&articleId=250&title=Intervista_a_Vittoria_Piscitelli_.html
U.G.L.Y. o i tormenti di una generazione secondo Vittoria Piscitelli
a cura di Roberto Calise per qdnapoli.it
[...]In U.G.L.Y. non troveremo però risposte ai tormenti che assillano una generazione, malata forse di troppa opulenza. Questa mostra è piuttosto un utile viaggio dentro sé stessi, che avviene specchiandosi in una moltitudine di facce senza volti: belli, orribili, anonimi. Come conclude la stessa Piscitelli, “è una presa di coscienza sul nostro rapporto con il concetto di bellezza, o presunta tale. Nel tentativo, tutto interiore, di far pace con quel che sognavamo di essere, ma che non saremo mai”.
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http://www.qdnapoli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=446:u-g-l-y-o-i-tormenti-di-una-generazione-secondo-vittoria-piscitelli&catid=33:mostre&Itemid=219
Le Strisce e Vittoria Piscitelli, quando la musica incontra l’arte
a cura di Roberto Calise per qdnapoli.it
“[...]Attorno allo stesso tavolo, dunque, vi sono i rappresentanti ideali dei due lati che compongono l’ultimo disco de Le Strisce, Hanno Paura Di Guardarci Dentro, rilasciato lo scorso 26 settembre. Il più recente lavoro della celebre band napoletana è difatti non solo un album musicale, ma un’opera d’arte a 360°, arricchita dalle forti suggestioni visive della Piscitelli, la quale curerà dal punto di vista grafico anche la campagna di promozione del disco e le esibizioni live della band.[...]“
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http://www.qdnapoli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=889:intervista-le-strisce&catid=26&Itemid=166
Abat-jour, una mostra di Vittoria Piscitelli
a cura di Gianpasquale Greco per espressonapoletano.it
“[...]Globalmente, la Piscitelli trae le somme di una sensibilità d’epoca in cui, questi slanci di vita, sono quelli protocollari del tempo, versati ad imbuto nella coscienza prenatale, forse nemmeno mai scelti. In mezzo a loro sembra riaffiorare il monologo di Alfredo in presenza di Maria, sua amante e moglie di Pasquale, in “Questi fantasmi” di Eduardo De Filippo. Lì vigeva un’analisi schietta del peccato come paralisi antropologica, dell’onorabilità, della rispettabilità agli occhi degli estranei, del “contratto” che ci tiene legati alla famiglia, a fronte della possibilità di barattare questi titoli con la libertà delle proprie scelte[...]“.
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http://www.espressonapoletano.it/abat-jour-una-mostra-di-vittoria-piscitelli/#.VZkLXmCnB9y
L’immaginario della famiglia borghese in mostra con Abat-jour di Vittoria Piscitelli
a cura di Roberto Calise per qdnapoli.it
“[...]Gli oggetti che l’artista recupera e stravolge, a partire dallo stesso abat-jour che presta il nome alla mostra, sono i simboli borghesi di una struttura sociale che, da Freud in poi, svela il suo ruolo alle volte più costrittivo che costruttivo. Quella che l’artista racconta non è dunque la famiglia del post-moderno, la “famiglia liquida” dei nostri confusi tempi, bensì quella considerata “universale”, la famiglia borghese classica rappresentata con i suoi tòpoi.[...]“
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http://www.qdnapoli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1123:l-immaginario-della-famiglia-borghese-in-mostra-con-abat-jour-di-vittoria-piscitelli&catid=33:mostre&Itemid=219
Intervista video con Bruno Aymone per TvCultura – Bruno Aymone Channel